Italian Radical Design, il gruppo fondato da Sandra e Charley Vezza, acquisisce Meritalia: lo storico marchio lombardo che, a partire dagli anni Novanta, ha diffuso la filosofia del design radicale nel settore dell’imbottito. Meritalia entra così a fare parte di una galassia che già comprende Gufram e Memphis Milano, approdate nell’orbita di Italian Radical Design rispettivamente nel 2012 e nel 2022 e che, nel corso dell’ultimo anno, come evidenzia il CEO Charley Vezza, “ha consolidato un fatturato che sfiora i 6 milioni di euro e una crescita del 30% per Gufram rispetto al 2021, mentre Memphis Milano è rimasto stabile pur con una dinamica fortemente positiva già a inizio 2023”. Con l’obiettivo, anche a fronte dell’ultima acquisizione, “di arrivare ai 10 milioni di ricavi nel 2024”.
Fondata nel 1987 da Giulio e Vanna Meroni, e resa celebre dal suo spirito irriverente e fuori dagli schemi, Meritalia è riuscita nell’intento di integrare, con un occhio di riguardo per l’artigianato d’alta gamma e le esigenze della produzione industriale, forme e colori d’avanguardia in un ambiente sfidante come il soggiorno, a lungo colonizzato da uno stile tradizionale e bon ton. Una scommessa ancora più coraggiosa se si pensa che, nel corso del tempo, nel catalogo di Meritalia si sono passati il testimone autori che hanno fatto la storia del Made in Italy. Fra questi spicca Gaetano Pesce, ideatore nel 2005 del bestseller ‘Michetta’, il sistema di elementi componibili che si ispira nel nome e nella forma al pane comune che si sforna a Milano, e che consente di creare infinte combinazioni di divano e pouf, insieme ad altri maestri della creatività, che firmano imbottiti ma non solo: da Carlo Scarpa ad Achille e Piergiacomo Castiglioni, da Alessandro Mendini a Mario Bellini, oltre a Italo Rota, Massimiliano e Doriana Fuksas, Afra e Tobia Scarpa, Fabio Novembre, Giulio Iacchetti e Carlo Contin.
La collaborazione di Gaetano Pesce con Meritalia inizia nel 2002, quando al Salone del Mobile di Milano, in occasione dell’evento collaterale ‘GrandHotelSalone’, presentano insieme la ‘Camera di Mosca’, una stanza d’albergo pensata per un immaginario hotel moscovita deluxe. Da allora il designer, scultore e architetto d’origini liguri, al quale fino all’8 maggio lo spazio Gallerie56 a New York dedica la mostra ‘Gaetano Pesce Unframed’, con una raccolta in larga parte inedita di circa 60 disegni, bozzetti e progetti, ha continuato a lavorare con il brand brianzolo realizzando svariati pezzi iconici oltre a Michetta: come il divano La Smorfia e Shadow, la rivoluzionaria poltrona che cambia forma, le sedute Nubola, Gli Amici, Colorado e il divano Montanara, dedicato all’inverno e foderato con immagini che ritraggono scene di montagne, alberi, nuvole e cascate. Nel 2010, Pesce e Meritalia presentano al Salone del Mobile tre nuove collezioni (le Edizioni del Pesce, Senza Fine e La Fiorita, serie ispirata alla primavera), mentre le realizzazioni più recenti ci sono Il giullare, un divano modulare che ricorda il cappello di un jolly, e Senza Fine Unica, un’edizione di pezzi unici della sedia Senza Fine, esposti alla 54a Biennale d’Arte di Venezia e destinati alle gallerie d’arte.
“Italian Radical Design acquisisce Meritalia con lo scopo di riportarne l’energia sperimentale al centro del mondo del progetto ampliandone gli orizzonti alla luce della contemporaneità e, in quest’ottica, il brand rappresenta per noi la chiave di volta per occupare, idealmente, un posto al centro della stanza”, spiega Vezza. “Il desiderio è quello di continuare a fare ricerca nel settore dell’imbottito, anche attraverso una serie di collaborazioni con progettisti che vogliano raccogliere l’eredità dei grandi nomi già presenti a catalogo e attualizzarla, mettendosi in gioco con idee folli e irriverenti”.
Con l’arrivo di Meritalia dopo Gufram e Memphis, Italian Radical Design ha completato “un’ideale playlist estetica che raccoglie il meglio degli anni Settanta, Ottanta e Novanta”, decenni che peraltro, come gusto e atmosfera, rientrano già fra le preferenze dell’acquirente-tipo del gruppo: “In Europa la nostra clientela ha un’età media compresa fra i 45 e i 55 anni, mentre in Cina chi conosce e apprezza Gufram e Memphis Milano appartiene alla generazione dei 25-35enni. Lavorare con marchi con questo tipo di appeal, da comunicare con strategie sempre più phygital, ci aiuterà a intercettare un pubblico più giovane anche sul mercato interno”, precisa il CEO, che annuncia: “Il prossimo step sarà la luce, intesa come illuminazione”.